Durante le ferie molti dipendenti decidono di fare le valigie e optare per una vacanza rilassante altrove. Organizzare un viaggio però ha dei costi elevati e non sempre le famiglie hanno le risorse economiche per sostenerli. Le aziende virtuose che vogliono valorizzare i propri dipendenti possono, all’interno di un piano di welfare ben strutturato, inserire welfare aziendale viaggi.
I costi delle vacanze e dei viaggi possono essere notevolmente ridotti grazie all’utilizzo di buoni acquisto o a piattaforme di welfare. Per le aziende ciò ci ripercuote positivamente sul clima aziendale, sulla motivazione dei dipendenti ed anche sull’employer branding.
Continua a leggere per scoprire perché erogare buoni regalo e credito welfare ai tuoi dipendenti per permettergli di programmare un viaggio e risparmiare.
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Indice
Welfare aziendale viaggi: buoni acquisto
Erogare buoni acquisto come forma di welfare è sicuramente vantaggioso per le imprese e per i dipendenti. Questi voucher infatti sono tra i più richiesti perché sono dei titoli di pagamento che lasciano totale libertà ai dipendenti e sono esentasse.
Scegliendo i fornitori giusti, è possibile distribuire un buono welfare spendibile anche in portali di prenotazione viaggi, in strutture convenzionate, presso agenzie e operatori online, compagnie aree ecc. Ma non solo, volendo è possibile far convenzionare i propri operatori di fiducia al brand fornitore in modo da non compromettere la qualità del proprio viaggio.
Welfare aziendale viaggi: credito e piattaforme di welfare
La maggior parte delle piattaforme welfare più conosciute prevede anche la possibilità di spendere il credito in servizi relativi ai viaggi, come agenzie di viaggio, compagnie aeree, alloggi ecc. Dal lato del dipendente, questa modalità di erogazione è molto vantaggiosa: nelle piattaforme è possibile decidere di ripartire il credito welfare in più servizi. Infatti non è obbligatorio spendere l’intera somma per le proprie vacanze, ma può essere ripartita tra tutte le proposte del portale.
Quali spese di viaggio si possono sostenere con il welfare aziendale
Le spese di viaggio che si possono sostenere utilizzando il welfare aziendale sono tutte quelle riguardanti le strutture ricettive, come hotel o b&b. Inoltre è possibile recuperare le spese per le “formule a pacchetto”, cioè in cui rientrano non solo le strutture ricettive ma anche spostamenti, attività e intrattenimento, cene ecc. L’importante in questo caso è che le spese siano rendicontate in una sola ricevuta.
I vantaggi per le aziende che erogano welfare aziendale
Un piano welfare ben strutturato e che risponde alle necessità dei dipendenti è sempre un vantaggio competitivo per l’azienda. Questo perché rende il personale più motivato e più produttivo. Fornire ai dipendenti delle opzioni per spendere il proprio welfare aziendale viaggi in strutture ricettive o pacchetti viaggio anche per famiglie è, dunque, un ottimo modo per fidelizzare i dipendenti.
Erogando welfare aziendale inoltre, l’azienda può accedere a tante agevolazioni fiscali. Per comprendere e utilizzare il welfare per far risparmiare la propria impresa sul costo del personale è bene avere chiara la differenza tra i tipi di benefit erogabili, cioè tra fringe benefit e flexible benefit.
Non tutti i benefit aziendali hanno la stessa normativa fiscale e quindi non tutti godono delle stesse agevolazioni. Conoscere la natura fiscale e giuridica dei vari benefit welfare è fondamentale sia per le aziende che per i dipendenti. Andiamo quindi nel dettaglio dei fringe e dei flexible benefit.
Fringe benefits: tali benefit sono considerabili come un contributo aggiuntivo alla retribuzione ordinaria del personale. Per questo possono essere erogati anche a categorie non omogenee di persone. Il massimale di esenzione annuo per dipendente è stato stabilito, per il 2022, a 258,23€.