Welfare Aziendale secondo Up Day: vantaggi e strumenti

Fabrizio Castiglioni, Responsabile Vendite Nazionale per Up Day, analizza il mondo del Welfare Aziendale tra benessere dell’individuo, produttività del lavoratore, vantaggi per le aziende e le imprese, responsabilità sociale e servizi utili alla persona e alla comunità.

La semplificazione e la personalizzazione dei servizi di Welfare aziendale sulle specifiche necessità di un’azienda , al di là della sua dimensione, è un aspetto cruciale

Chi è UP Day

UP Day è una società italiana facente parte del gruppo francese Group Up, una realtà di natura cooperativista nata negli anni 50 in Francia con un’attenzione molto forte nei confronti dei propri dipendenti e dei propri stakeholder. La matrice cooperativista definisce i 5 capisaldi della nostra realtà:

  • Equilibrio alimentare
  • Coesione sociale e territoriale
  • Conciliazione
  • Consumo responsabile
  • Democratizzazione culturale

Abbiamo fatti nostri questi 5 capisaldi, portandoli in Italia e identificandoci come una società attenta al sociale e al territorio. In Italia siamo nati nel 1987 e siamo presenti su tutto il territorio.

Quale ruolo assume il Welfare Aziendale e quali sono i suoi sviluppi in un mondo sempre più digitale?

Per Up Day il Welfare è un canale strategico anche in questo periodo di cambiamento digitale. Sicuramente il Welfare in un mondo sempre più digitale ci permette di avere un rapporto più vicino al dipendente.

Secondo Up Day, il dipendente è visto come un individuo a cui rendere la vita migliore, più equilibrata e conciliata. Grazie alla digitalizzazione del Welfare abbiamo possibilità più profonde.

Infatti nella nostra mission rientrano i concetti di sostenibilità e di vicinanza all’individuo, il quale è considerato prima come essere umano e poi come lavoratore. È una concezione molto chiara nella considerazione di quello che è il nostro utilizzatore.

Una realtà pensata per le persone per permettere alle persone stesse di dare il meglio di sé. In questo contesto quale importanza assume il concetto di Work-life balance, ossia il corretto equilibrio tra vita personale e vita professionale?

Al di là di ciò che facciamo per i dipendenti delle nostre aziende clienti, il tema del Work-life balance è per noi un tema centrale. Per questo il Welfare Aziendale di UP Day si contraddistingue per la solidarietà e l’attento ascolto delle esigenze dei propri dipendenti, proponendo programmi concreti di Corporate Social Responsability, come: la possibilità di utilizzare giornate libere retribuite per fare volontariato o la creazione di un fondo per sostenere dipendenti in difficoltà o devolvere in beneficienza i decimali di stipendio.

Quelli appena citati sono alcuni esempi con cui la natura cooperativista è stata portata a terra e realizzata attraverso progetti concreti, sostenibili, utilizzabili e utili, che ci hanno permesso di declinare il vero valore del Welfare aziendale: le idee utili per l’individuo devono essere fruibili in maniera semplice e nella vita di tutti i giorni.

Il video sul Welfare Aziendale e i suoi sviluppi futuri è stato registrato durante PMI Restart Academy, l’evento per la ripartenza delle PMI. Per scoprire di più clicca qui

L’utilità è sicuramente un tassello fondamentale quando si erogano servizi centrati sui bisogni degli individui. Nel processo di creazione di utilità per l’individuo quali sono gli strumenti offerti, ad esempio i buoni pasto Day, e come possono concorrere a tal fine?

Per rimanere sul tema dell’utility, nel campo del Welfare aziendale abbiamo una piattaforma User-friendly resa disponibile a tutti i dipendenti di tutti i diversi settori in cui lavoriamo – dal metalmeccanico al professionista. Abbiamo cercato di adattare alle utilità migliori un servizio personalizzabile tramite portale e app dedicate, e facile da utilizzare.

Nonostante in questo periodo storico sia molto semplice ideare progetti, quello che abbiamo scelto noi è stato ideare e creare progetti velocemente, che fossero soprattutto utilizzabili facilmente da tutta la popolazione con cui interagiamo.

Oltre a questo aspetto, abbiamo altri canali con cui raggiungiamo l’individuo e con cui si porta benessere in azienda. Di fatto UP Day è una smart company il claim è “portare benessere in azienda”. Con benessere si intende quello per l’individuo quindi, a seconda delle iniziative e degli strumenti, decliniamo forme diverse che abbiano lo stesso fine: migliorare la quotidianità dell’individuo sia nel posto di lavoro ma anche nella vita privata.

Il tema del benessere, oltre ad essere legato allo sviluppo di piani di Welfare aziendale per le nostre aziende clienti, rimane il nostro core business sempre legato a quello dei buoni pasto che ancora oggi rimangono uno degli strumenti di Welfare più conosciuti a livello italiano che ci accompagna nella pausa pranzo di tutti i giorni. Tutta l’attività digitale diffusa negli ultimi anni, ci ha portato ad adottare cambiamenti necessari per essere vicini all’utente finale, all’individuo e alla persona grazie all’utilizzo di servizi più smart, digitali e attuali.

Il mercato ormai da due anni è prevalentemente digitale, per questo l’introduzione dei buoni pasto elettronici ha permesso di soddisfare uno dei requisiti dell’agenda 2030, quello della sostenibilità, grazie all’utilizzo ridotto di carta per i buoni pasto. Tuttavia, il tema più utile è legato al fatto di essere più vicini al nostro utilizzatore, perchè grazie all’app è possibile accedere al servizio o pagare i pasti nei locali convenzionati con Day buoni pasto o si possono verificare disponibilità delle attività affiliate. È diventato tutto più attuale e alla portata di tutti, così da avere maggiori opportunità di entrare nelle case degli italiani.

Un’azienda come la nostra, che aveva una matrice di servizio sostitutivo della mensa aziendale, si è trasformata in un’azienda digitale e quindi la Customer Experience diventa il fulcro per ottimizzare i processi interni che hanno un riscontro esterno nell’utilità dei nostri servizi. Cerchiamo quindi di essere più vicini al nostro individuo perché crediamo che possa utilizzare con maggiore facilità i nostri servizi.

A inizio Febbraio è stato raggiunto l'accordo sul rinnovo CCNL Industria Metalmeccanica. Si può considerare un’innovazione importante soprattutto in un settore che ha fatto del Welfare Aziendale un caposaldo per la tutela dei lavoratori?

Sicuramente il rinnovo CCNL metalmeccanico è stato il driver di mercato per fare in modo che la conoscenza più ampia del Welfare Aziendale toccasse nel minor tempo possibile una vasta platea differente di aziende. Infatti 4 o 5 anni fa il Welfare era conosciuto da aziende modernamente organizzate ma con una base a matrice internazionale, quindi grossi gruppi e grosse corporate.

Il contratto metalmeccanico e gli altri di altri settori che l’hanno seguito – telecomunicazione, orafo, conciario – ha dato un’opportunità di far entrare il welfare all’interno delle case degli italiani, delle imprese degli italiani, delle aziende degli italiani in maniera più semplice.

Invece una PMI, lontana dalle più note logiche di Welfare Aziendale, come può beneficiare concretamente dagli strumenti e le strategie di Welfare Aziendale a sostegno e sviluppo della sua attività?

Noi riteniamo che l’individuo, prima come persona e poi come lavoratore, debba essere al centro delle nostre politiche di conoscenza e di cultura del mercato. Quindi la semplificazione e la personalizzazione dei servizi di Welfare aziendale sulle specifiche necessità di un’azienda , al di là della sua dimensione, è un aspetto cruciale e vincente perchè fa sì che sia l’Amministratore Delegato della multinazionale sia l’imprenditore italiano dell’impresa famigliare, abbiano le stesse possibilità, le stesse conoscenze e la stessa applicabilità verso i loro dipendenti grazie ai servizi che offriamo.
Questo perchè personalizziamo i piani Welfare sulla base di logiche territoriali, settoriali e di dimensione, andando incontro alle necessità dell’individuo.

Day, inoltre, si impegna a curare la propria comunità, rendendosi parte attiva come azienda socialmente responsabile. A questo proposito, abbiamo una società che si chiama “LastMinuteSottoCasa” con cui offriamo, al termine della giornata e ad un prezzo vantaggioso, i cibi avanzati dai negozianti che fanno parte della rete Day per fare in modo che gli sprechi alimentari non siano visti come un argomento dimenticato o secondario ma che siano centrali nella proposta di valore che rivolgiamo al territorio, essendo tra l’altro uno dei pilastri su cui si fonda Day.

Un’altra iniziativa è quella di ripopolare le aree verdi per cercare di essere attenti nei confronti di uno dei nostri 5 temi, la coesione territoriale, facendoci parte attiva in iniziative green che possano avere un valore e un beneficio concreti per la comunità.

Quali sono invece i piani futuri per lo sviluppo del Welfare aziendale e il benessere dei dipendenti?

Essendo UP Day un’azienda che ha come core business la produzione di servizi sostitutivi del servizio mensa e quindi dei buoni pasto, siamo consapevoli del sostegno che diamo ad ogni dipendente che utilizza il nostro servizio in pausa pranzo per godere di una pausa pranzo sana, equilibrata e utile a staccare dall’attività lavorativa. Per questo siamo assolutamente fautori dell’utilizzo dei buoni pasto anche in smart working perché, al di là del servizio, crediamo che una pausa sana, una pausa equilibrata, una pausa in grado di dare un pò di benessere all’individuo sia fondamentale per poi ripartire per la seconda parte della giornata.

Per essere un po’ più attenti a quella che è la cultura della cura del corpo siamo attenti anche a dare spunti utili in tal senso: lavoriamo in base alle ore previste dal nostro contratto, ma è fondamentale approcciare l’utilizzo dei buoni pasto come stacco dalla quotidianità.

Inoltre, abbiamo introdotto la possibilità di utilizzare i nostri servizi di buoni pasto tramite società di delivery per essere sempre più vicini alle nostre persone, raggiungendo accordi con i principali player di distribuzione e di delivery. Ci siamo resi parte attiva nell’ascolto delle abitudini degli utenti finali, considerandoli prima come individui e poi come lavoratori, dando la possibilità di utilizzare i buoni pasto nelle principali insegne della GDO e in tutta la rete di locali convenzionati e, infine, nel pagamento dei servizi di delivery.

Un’innovazione che segna la strada in prospettiva futura. Aggiungo che, in linea con uno dei nostri 5 pilastri, quello relativo all’equilibrio alimentare, la possibilità di decidere come gestire la propria pausa pranza dal punto di vista alimentare in una situazione di smart working, potendo decidere di ricevere a casa un pasto sano e salutare sia un’attenzione ancora maggiore che riserviamo ai nostri utilizzatori e verso le aziende che acquistano i nostri servizi o implementano piani di Welfare aziendale.