Un'opportunità unica per i dipendenti con figli a carico: il decreto Lavoro del 4 maggio 2023 conferma la soglia dei fringe benefit a 3000 euro. Scopriamo insieme chi ne ha diritto e come sfruttare al meglio questa opportunità.
Nel panorama lavorativo italiano, i fringe benefit rappresentano un elemento chiave, offrendo ai dipendenti una serie di vantaggi economici e non solo. La recente conversione in legge del decreto Lavoro del 4 maggio 2023 ha portato una notizia di rilievo: la soglia dei fringe benefit è stata confermata a 3000 euro, anche per tutto il 2023, ma riservata ai soli lavoratori con figli a carico.
In questo articolo, ci addentreremo nel mondo dei fringe benefit, analizzando la nuova soglia, chi ne ha diritto e come richiedere il bonus. Infine, ti illustreremo come sfruttare al meglio questa opportunità attraverso i partner da noi proposti.
Cosa sono i fringe benefit?
I fringe benefit sono una forma di remunerazione indiretta che un’azienda offre ai propri dipendenti, oltre al normale stipendio. Questi vantaggi possono includere una vasta gamma di servizi e beni, come l’uso di un’auto aziendale, buoni pasto, buoni regalo, assicurazioni sanitarie, contributi per l’istruzione, e molto altro.
Nel contesto lavorativo italiano, i fringe benefit sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni, poiché offrono vantaggi sia ai datori di lavoro che ai dipendenti.
- Per i datori di lavoro, i fringe benefit possono aiutare ad attrarre e trattenere i talenti, migliorare la soddisfazione e la produttività dei dipendenti, e offrire vantaggi fiscali essendo totalmente defiscalizzati e esentasse entro una certa soglia.
- Per i dipendenti, i fringe benefit rappresentano un’opportunità concreta per aumentare il proprio reddito complessivo, migliorare il benessere e la qualità della vita, nonchè accedere a servizi e beni che potrebbero altrimenti essere fuori dalla propria portata finanziaria.
Come funziona la nuova soglia dei fringe benefit
Come già anticipato, la recente conversione in legge del decreto Lavoro del 4 maggio 2023 introduce una novità importante per i lavoratori con figli a carico: la soglia dei fringe benefit è stata confermata a 3000 euro per tutta la durata del 2023.
La nuova soglia di 3000 euro è applicabile sia ai fringe benefit assegnati dal datore di lavoro sia alle bollette per le utenze domestiche. Questo significa che i lavoratori con figli a carico possono beneficiare di un aumento significativo del valore dei loro fringe benefit, che include non solo beni e servizi in natura, ma anche somme di denaro da utilizzare per il rimborso delle utenze domestiche di acqua, luce e gas.
In caso di superamento del limite di 3000 euro, la legge prevede la tassazione integrale dei valori assegnati al lavoratore, in applicazione del regime ordinario di cui all’art. 51, comma 3, ultima parte del terzo periodo, TUIR.
È importante notare che la nuova soglia di 3000 euro si applica per tutto il periodo d’imposta 2023, pertanto fino al 12 gennaio 2024. In caso di attribuzione mediante voucher, a essere rilevante è il momento di assegnazione degli stessi e non il loro materiale utilizzo, che, quindi, potrà avvenire anche in periodi d’imposta successivi alla scadenza dell’anno.
Chi ha diritto ai fringe benefit a 3.000 euro?
La nuova soglia di 3000 euro per i fringe benefit è riservata ai lavoratori dipendenti che hanno figli a carico. Cosa significa esattamente “figli a carico”? Secondo le normative fiscali italiane, i figli sono considerati a carico fiscale se percepiscono un reddito annuo inferiore a 2.840,51 euro fino a 21 anni. Questa soglia viene innalzata a 4.000 euro per i figli fino a 24 anni di età.
Per poter beneficiare dei fringe benefit fino a 3000 euro, i dipendenti dovranno presentare al proprio datore di lavoro i dati dei propri figli a carico, tra cui il codice fiscale. Questo passaggio è fondamentale per permettere al datore di lavoro di assegnare correttamente i benefit e per garantire che i lavoratori possano usufruire di questa importante opportunità.
Ma per i lavoratori che non rientrano in questa categoria? La soglia di esenzione dei fringe benefit resterà di 258,23 euro.
Bonus Benzina 2023: è cumulabile?
Un aspetto interessante della nuova soglia dei fringe benefit riguarda il bonus benzina. Per il 2023, il Decreto Legislativo n. 5/2023 ha stabilito che i datori di lavoro possono concedere ai loro dipendenti buoni per carburante fino a un massimo di 200 euro per dipendente.
Ma come funziona la compatibilità tra il bonus benzina e l’innalzamento della soglia di esenzione a 3000 euro? Secondo la circolare n. 27/E/2022 dell’Agenzia delle Entrate, il bonus carburante è addizionale al limite di 3.000 euro. Questo significa che il buono non riduce questo limite, almeno per quanto riguarda l’aspetto fiscale.
In pratica, i lavoratori con figli a carico possono beneficiare di un valore complessivo di benefit fino a 3200 euro annui, di cui 200 euro per uno o più buoni carburante e il residuo per l’insieme degli altri beni e servizi. Questa combinazione di fringe benefit e bonus benzina offre ai lavoratori un’opportunità unica di aumentare il proprio reddito complessivo e di migliorare la propria qualità della vita.
Come sfruttare al meglio i fringe benefit
I fringe benefit sono un’opportunità che tutti i lavoratori dovrebbero cogliere. Come abbiamo visto, la soglia innalzata a 3000 euro per i lavoratori con figli a carico, cumulabile con il bonus benzina, offre un ulteriore vantaggio da sfruttare.
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Ricorda, i fringe benefit sono un’opportunità unica per migliorare la tua azienda e la qualità della vita dei vostri dipendenti. Non lasciarteli scappare!