Welfare aziendale per sostenere i caregiver familiari

Quali benefit inserire nel proprio piano welfare per supportare i caregiver familiari

caregiver familiari

In Italia cresce il numero dei caregiver familiari e informali, cioè persone che si prendono cura di un familiare o di un amico anziano o non autosufficiente nel proprio tempo libero. Un caregiver informale infatti è spesso anche un dipendente in un’azienda o comunque ha un proprio lavoro.

La responsabilità di cura verso una persona malata o anziana dunque si aggiunge all’impegno lavorativo e alle incombenze della vita quotidiana. La difficoltà di conciliare le varie esigenze può portare ad un forte aumento del livello di stress psico-fisico percepito e ad un peggioramento delle performance in ambito lavorativo.

Per questo motivo, le aziende dovrebbero cercare di prendersi cura dei dipendenti che, per qualche motivo, sono anche caregiver familiari. Il welfare aziendale, il cui scopo è migliorare il work-life balance dei dipendenti, offre vari benefit che supportano queste persone.

In questo articolo vedremo come le aziende possono aiutare, tramite il welfare aziendale defiscalizzato, i propri dipendenti che si prendono cura di familiari e amici anziani o non autosufficienti.

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Indice

Caregiver familiari e assistenza a disabili gravi: chi sono e la situazione in Italia

Caregiver definizione: i caregiver familiari sono persone che, a titolo gratuito, si occupano di un congiunto anziano o non autosufficiente. Quasi sempre questi individui sono anche dipendenti o liberi professionisti che devono districarsi tra gli obblighi lavorativi e gli obblighi di cura familiari.

Essere impegnati in un’attività lavorativa e allo stesso tempo prendersi cura di persone anziane o non autosufficienti può avere delle importanti ripercussioni sulla carriera lavorativa. Il problema si pone soprattutto per le donne che hanno un carico di responsabilità maggiore rispetto ai colleghi uomini.

Secondo i dati Istat più recenti sono ben 12 milioni e 746 mila le persone che lavorano e che allo stesso tempo devono occuparsi della cura di una persona cara anziana o non autosufficiente. Si tratta quasi del 40% degli occupati tra i 18 e 64 anni.

Come diventare una caring company: servizi welfare aziendale

I caregiver familiari hanno una doppia vita e si dividono tra obblighi lavorativi e obblighi familiari. Questa situazione mette le persone sotto pressione e sotto un grande stress; ciò non è un problema solo del lavoratore ma anche dell’azienda. Un caregiver familiare stanco, demotivato e che non riceve il giusto supporto da parte dell’azienda in cui lavora, produce meno e avrà performance peggiori.

Assumere, formare ed investire nelle persone è un grande impegno e un’azienda non si può permettere di avere dipendenti deconcentrati o poco produttivi. Per questo motivo sempre più imprese hanno avviato dei progetti welfare a sostegno dei caregivers.

Caregiver welfare: quali benefit aziendali per i caregiver e assistenti familiari

Il welfare aziendale comprende tutti quei beni e servizi che un’azienda eroga per migliorare il work life balance dei dipendenti, fidelizzarli e aumentare la loro soddisfazione. I benefit erogabili sono molti e godono tutti di una normativa fiscale di favore perché non sono considerati reddito da lavoro dipendente. Clicca qui per scoprire la normativa fiscale del welfare aziendale.

I programmi welfare possono essere personalizzati integrando anche tanti servizi utili per chi si occupa di congiunti non autosufficienti o anziani. Le imprese, scegliendo i benefit giusti, alleggeriranno il carico di lavoro e li sosterranno favorendo il bilanciamento tra lavoro e vita privata.

Alcuni benefit utili per i caregiver familiari:

  • Sportello di aiuto psicologico: per aiutare nei momenti di difficoltà o nei momenti di particolare stress emotivo, l’azienda può mettere a disposizione delle consulenze erogate da psicologi professionisti e da servizi sociali territoriali.
  • Ricerca di personale assistenziale: per le situazioni che richiedono supporto esterno specializzato, come infermieri, fisioterapisti, logopedisti, babysitter o educatori, può essere l’azienda stessa che si fa carico della ricerca e della selezione del personale necessario.
  • Voucher e buoni regalo: i buoni regalo, cioè dei ticket dal valore prestabilito utilizzabili per l’acquisto di vari beni e servizi, sono perfetti se le aziende non possono convenzionarsi autonomamente con le singole strutture socio-assistenziali territoriali. I dipendenti che ricevono i voucher possono utilizzarli per ogni tipo di servizio: dalla babysitter, a prestazioni fisioterapiche fino a beni di prima necessità.