Welfare aziendale: come migliorare il clima aziendale

Welfare aziendale: come migliorare il clima aziendale

Quando si parla di clima aziendale ci si riferisce al modo in cui i dipendenti osservano e percepiscono il loro ambiente lavorativo. Un’azienda dovrebbe sempre monitorare e tenere sotto controllo questo aspetto in quanto un clima aziendale positivo permette ai lavoratori di incrementare le loro performance e accrescere il loro senso di appartenenza verso l’impresa.

Nei prossimi paragrafi vi daremo più informazioni su come creare un clima aziendale positivo attraverso l’integrazione di piani di welfare aziendale.

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Clima aziendale definizione: cos’è il clima aziendale?

Come accennavamo, per clima aziendale o clima organizzativo si intende il modo in cui i collaboratori e i dipendenti si sentono nel loro ambiente lavorativo. Il clima lavorativo si ripercuote sull’organizzazione, sulle performance e sulla soddisfazione che un lavoratore percepisce.

Per un buon datore di lavoro è fondamentale capire che non basta uno stipendio commisurato alle capacità del lavoratore stesso o alcuni benefit extra. Per far sì che le persone percepiscano l’ambiente lavorativo come positivo e appagante entrano in gioco vari elementi tra cui il welfare aziendale e i bonus welfare. Ci sono infatti molti altri fattori che concorrono alla definizione del clima aziendale e al modo in cui poi i lavoratori stessi lo percepiscono.

Per l’azienda, implementare azioni a supporto di un clima aziendale positivo risulterà in una maggiore motivazione dei dipendenti, una maggiore organizzazione e in generale in una maggiore produttività. Inoltre l’azienda potrà godere di tutti i vantaggi connessi ad una migliore reputazione aziendale.

Analisi clima aziendale: come farla

Per una buona analisi del clima aziendale si parte dalla diagnostica della SWOT dell’azienda. Quindi punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce.

Questo può essere fatto tramite dei questionari appositamente redatti dal team HR e poi distribuiti a tutta la forza lavoro. Notiamo come sia importante coinvolgere i dipendenti facendogli capire che queste domande avranno degli impatti benefici sulla loro vita lavorativa.

Successivamente è necessario stabilire degli obiettivi (coerenti con la SWOT) e un team di lavoro. Il team metterà a punto delle strategie mirate al miglioramento del clima organizzativo.

Da cosa è influenzato dal clima aziendale?

Il clima organizzativo non è un elemento unico e non può essere letto o compreso in questa ottica. Gli studiosi optano per una definizione multidimensionale del clima aziendale.

Così per parlare del clima lavorativo si parla di “climi”. Tra questi troviamo il clima etico, il clima della sicurezza, il clima dell’inclusione ecc.

Per quanto riguarda tutti i fattori che concorrono a determinare il clima aziendale stiliamo una lista dei principali e dei più influenti:

  • Luogo di lavoro: si tratta del design degli spazi in cui i lavoratori svolgono i loro compiti. Partendo dalla luce, dalle scrivanie, le sedie, la rumorosità ecc. Tutti questi fattori influiscono molto anche sul benessere del lavoratore e sulla sua produttività.
  • Prospettive: il lavoratore deve sentirsi motivato da una prospettiva di crescita che si basa su una chiara meritocrazia.
  • Formazione: in relazione alle prospettive, il lavoratore deve essere accompagno nella sua crescita con una costante formazione che lo prepari ai nuovi compiti.
  • Relazioni interpersonali: un tassello cruciale del clima aziendale sono le relazioni che intercorrono nei team di lavoro. Se la squadra non lavora in modo coeso non si avranno i risultati sperati e il clima aziendale percepito peggiorerà sensibilmente.

Come migliorare il clima di lavoro con piani di welfare aziendale?

Una delle alternative che si presentano alle aziende per migliorare il clima di lavoro è l’implementazione di piani di welfare aziendale.

Per formulare una strategia vincente prima di tutto un’azienda deve studiare il clima aziendale e monitorare quali benefit potrebbero essere i più utili per i propri dipendenti. Ad esempio, attraverso la distribuzione di questionari e interviste sarà possibile definire una strategia. Questa migliorerà in modo considerevole l’efficacia dei piani che si andranno ad implementare.

Lo studio del clima aziendale è importante perché all’interno di una sola azienda convivono gruppi di persone diversi con necessità e stili di vita diversi. Per tale motivo, implementare piani di welfare senza prima stabilire dei gruppi omogenei a cui proporre benefit diversi a seconda delle necessità è inefficace se non dannoso. Come si può ben immaginare, un benefit utile ad un giovane neo assunto probabilmente non sarà utile allo stesso modo per un dipendente vicino alla pensione.

Cos’è il welfare aziendale

Il welfare aziendale comprende, nel gergo professionale, tutte quelle iniziative attivate dall’azienda che hanno il fine di migliorare il bilanciamento tra vita privata e vita lavorativa dei dipendenti. Attuando piani di welfare aziendale è l’azienda stessa che supporta i lavoratori attraverso l’erogazione di beni e servizi.

I beni e servizi che rientrano nel welfare aziendale e che godono quindi di una tassazione agevolata, come discuteremo nel prossimo paragrafo, sono moltissimi. Di seguito presentiamo i più comuni e più richiesti:

  • Buoni spesa
  • Buoni carburante
  • Abbonamenti per teatri o cinema
  • Voucher per palestre e spa
  • Agevolazioni per abbonamenti dei trasporti pubblici
  • Agevolazioni per prestiti e mutui
  • Assistenza sanitaria integrativa
  • Corsi di lingua
  • Corsi di aggiornamento
  • Buoni acquisto generici
  • Sconti su libri scolastici e universitari
  • Rimborsi per rette d’asilo nido
  • Rimborsi per rette universitarie

Sgravi fiscali del welfare aziendale

Da un punto di vista legale, il welfare aziendale è regolato dall’Articolo 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R.), e con una seguente specifica data dall’Agenzia delle Entrate con Circolare n. 28/E del 15/06/2016 e Circolare 5/E del 29/03/2018.

Da notare che il 6 Maggio 2021 è stata approvata alla camera l’estensione del raddoppio del tetto massimo di esenzione per i fringe benefit. Così come nel 2020, l’esenzione è possibile fino a 516,46 euro.

Per quanto riguarda i fringe benefit 2022 ancora non ci sono novità. La legge di bilancio 2022 sarà decisiva per capire se il rinnovo dei fringe benefit verrà protratto anche per un altro anno.

Quali fornitori di welfare aziendale scegliere?

Sul mercato esistono tantissimi fornitori di welfare aziendale che puntano al miglioramento del clima organizzativo. Se vuoi sapere come creare un piano di welfare efficace e trovare i migliori fornitori leggi il nostro articolo “Welfare: come realizzare un buon piano di welfare aziendale”.