Sustainability manager: chi è, che ruolo ha e come diventarlo

Sostenibilità aziendale e CSR per sostenere la transizione ecologica e migliorare la propria immagine

sustainability manager
Aziende, consumatori e governi stanno piano piano realizzando l’importanza della sostenibilità. Il pianeta e il clima sono da preservare e non da sfruttare. Il deterioramento degli ecosistemi a causa dell’attività umana è inesorabile, ma cambiare è ancora possibile: ottimizzare le risorse e scegliere materiali eco-sostenibili sono alcune delle soluzioni per difendere il pianeta e chi lo abita. La Società 5.0 si basa proprio su questi concetti e ogni azienda che non si adeguerà perderà rilevanza e dunque profitto.

Nella pratica è la figura del sustainability manager che si occupa di pensare e implementare delle strategie che supportino le aziende nel loro percorso di transizione ecologica. Nei prossimi paragrafi vedremo chi è, di cosa si occupa e come si diventa sustainability manager.

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Indice

Sostenibilità aziendale e CSR: perché sono importanti

Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza sull’impatto ambientale che ogni azienda e cittadino ha sul pianeta. Si sente sempre di più parlare di carboon foot print e sostenibilità soprattutto tra i giovani. Uno studio di PwC ha confermato questa tendenza: ben l’81% dei millennials è disposto a pagare di più per prodotti green. E il 56% non considera proprio le aziende che non hanno implementato politiche sostenibili.

Questi dati sono importanti per definire i trend di consumo del futuro in cui giocherà un ruolo fondamentale la sostenibilità e il CSR, cioè il Corporate Social Responsibility (o in italiano Responsabilità sociale d’impresa).

Ma come implementare delle soluzioni green e rivoluzionare i processi di business in un’ottica sostenibile? Per rispondere a questa domanda e alla necessità aziendale di investire nella transizione ecologica è nata una nuova figura: il sustainability manager.

Sustainability manager cosa fa e chi è

Il sustainability o enviromental manager è una figura poliedrica dedicata alla gestione dell’impatto che un’impresa ha a livello ambientale, sociale e economico. L’obiettivo è supportare la dirigenza nei processi decisionali in modo che la sostenibilità sia uno dei pilastri su cui si basano le scelte aziendali.

Al manager della sostenibilità è affidata la responsabilità di programmare e implementare strategie che tengano conto delle 3P: people, planet e profit. Ciò non solo attraverso l’adeguamento alle normative ambientali nazionali e internazionali, ma anche cercando di sensibilizzare i dipendenti, diffondere best practices e comunicare correttamente gli obiettivi di sostenibilità raggiunti.

Ecco alcuni compiti che ricadono sotto la giurisdizione del sustainability manager:

  • Adeguamento dell’azienda alle normative ambientali nazionali e internazionali;
  • Gestione e ottimizzazione dei consumi di materie prime come acqua, energia, luce ecc
  • Gestione degli aspetti legati alla sicurezza dei prodotti e dei lavorati;
  • Sensibilizzazione della forza lavoro e della direzione sui temi di sostenibilità, salute e sicurezza;
  • Stesura dei criteri di sostenibilità con cui scegliere i fornitori;
  • Pianificazione delle strategie aziendali sostenibili e della loro comunicazione interna ed esterna.

Manager della sostenibilità: come diventarlo

Il manager della sostenibilità è un ruolo relativamente recente e ha, come abbiamo visto, mansioni trasversali ai reparti aziendali tipici. La sua professionalità richiede una serie di attitudini e di conoscenze sia tecniche sia di leadership.

Tra le soft skills: abile comunicatore, competenze di gestione di team; problem solving, multitasking.

Tra le hard skills: contabilità, rendicontazione, conoscenza della legislatura in materia di sostenibilità, marketing.

Ad oggi, per diventare sustainability manager non c’è un iter formativo predefinito, nel senso che sono ci sono albi della professione o attestati richiesti. Esistono però corsi di formazioni e master specifici che permettono, a chi ha già basi di economia aziendale, giurisprudenza e tutela ambientale, di integrare le competenze necessarie a gestire un mondo complesso come quello della sostenibilità aziendale.

Sustainability Manager e CSR Manager: differenze e similitudini

Simile alla figura del sustainability manager troviamo il CSR Manager, cioè il Corporate Social Responsibility Manager. Vediamo le differenze: se la prima figura centra il proprio operato mettendo al primo posto l’ambiente e la sostenibilità, il CSR Manager ha una visione di più ampio respiro e si concentra sul contributo che un’azienda può dare al territorio dove opera e alla sua comunità.

Questi due tipi di manager hanno competenze e mansioni affini ma, essendo nati in due momenti storici diversi hanno, come abbiamo visto, priorità diverse.