Coach aziendali: perché assumerne uno nella tua azienda

I benefici di inserire nel piano welfare anche un programma di coaching aziendale

coaching aziendale

I coach aziendali si inseriscono all’interno di programmi di business coaching che sono finalizzati alla crescita e al miglioramento della produttività aziendale e del benessere percepito dei lavoratori. Tali figure affiancano il reparto delle risorse umane per definire delle strategie coerenti con i valori e gli obiettivi dell’impresa. Inoltre, uno dei loro obietti principali è migliorare i rapporti interpersonali tra manager, colleghi e collaboratori.

Il potenziale di un percorso di coaching aziendale è alto. Per questo che sempre più aziende, dalle PMI alle grandi multinazionali, stanno inserendo coach aziendali all’interno del proprio organico.

Continua a leggere per sapere chi è e cosa fa un coach aziendale, quali competenze deve avere. Scopri anche perché avviare un programma di coaching e formazione all’interno del piano welfare della tua impresa.

Indice

Coaching aziendale significato: chi è e cosa fa

Il coach in ambito aziendale è un figura poliedrica che affianca il team delle risorse umane. Attraverso un’accurata analisi dell’organizzazione, dei metodi di lavoro e delle persone, riesce a implementare percorsi interni volti al miglioramento del clima aziendale, dei rapporti interpersonali tra manager e lavoratori. Facendo così l’azienda riuscirà a massimizzare le prestazioni di ogni membro del team di lavoro.

Le principali aree di applicazione dei percorsi di coaching aziendale sono il business coaching, il corporate coaching, il team coaching e il career coaching. A seconda dei problemi riscontrati dal team hr o emersi dall’analisi dell’impresa, i coach aziendali o motivatori aziendali si focalizzeranno sull’area più appropriata trovando soluzioni coerenti.

A cosa servono i coach aziendali

Gli obiettivi del coaching in azienda sono fornire informazioni e maggiori competenze ai lavoratori e ai manager. Si tratta di una vera e propria funzione di mentorship che permette ai manager di essere leader migliori e ai lavoratori di ottenere migliori prestazioni e aumentare la loro produttività. Leggi leadership diffusa: perché è un vantaggio per le aziende.

Dunque, il coaching è un percorso di formazione che aiuta i team a collaborare in modo più efficace e a raggiungere gli obiettivi prefissati più velocemente. Leadership, problem solving, comunicazione assertiva e gestione dello stress sono solo alcune delle competenze che il coach aziendale insegnerà a tutta la forza lavoro.

Oltre alla funzione di formazione, i coach aziendali sono un valido supporto al team hr per quanto riguarda i processi di selezione, onboarding e offboarding, creare piani di crescita professionale, gestire le performance e anche per progetti di employer retention.

I benefici e i vantaggi del coaching aziendale

Ma quali sono i benefici del coaching per imprese? I benefici che più vengono riscontrati dalle aziende che implementano piani di coaching aziendale sono:

  • Migliorare il clima aziendale;
  • Aumentare la motivazione dei dipendenti;
  • Aiutare l’azienda a raggiungere gli obiettivi organizzativi;
  • Incoraggia il team building, la cooperazione e la responsabilizzazione;
  • Migliora le prestazioni individuali dei dipendenti;
  • Identifica i talenti e le persone con alto potenziale;
  • Identifica i punti di forza e le debolezze dell’organizzazione, oltre che le opportunità di sviluppo.

Che competenze devono avere i coach aziendali

Se come azienda o come manager del reparto risorse umane si sta pensando di integrare l’organico con dei coach aziendali, è bene sapere quali sono le competenze da ricercare. Ad oggi non esiste un corso di laurea che permette di diventare coach per aziende. Esistono però vari corsi e master di perfezionamento che possono attestare le capacità pratiche e le competenze teoriche, come tecniche di coaching, necessarie per fare coaching aziendale e per diventare coach aziendale.

Tra le abilità più importanti che devono avere i coach aziendali troviamo:

  • Capacità di creare relazioni di fiducia tra il coach e i coachee, cioè tutte le figure che faranno parte dei corsi di formazione e che poi implementeranno in azienda le competenze acquisite.
  • Capacità di ascolto durante il processo di assesment dell’azienda l’ascolto attivo è un’attitudine che non può mancare in un coach. L’ascolto attivo presuppone un sapiente uso dei momenti di parola e dei silenzi, grande empatia e comprensione della comunicazione non verbale. Lo scopo è stimolare i coachee in modo da raccogliere le informazioni necessarie e trovare i punti di forza e di debolezza sia del personale che dell’impresa.
  • Capacità di vision e di gestione di programmi complessi. Una volta fatto l’assesment è il momento di creare una strategia e implementare cambiamenti all’interno dei processi aziendali. In questo contesto il coach deve avere grandi capacità di project management oltre che essere creativo con le soluzioni. Ogni impresa è un organismo a parte e va trattato come tale. Per far emergere il potenziale di tutti i lavoratori l’approccio deve essere personalizzato e studiato ad hoc sul lungo termine.