La nascita di un figlio è un momento speciale per la vita di una persona ma è anche un momento critico del percorso lavorativo. Soprattutto per le donne, purtroppo, la gravidanza e la nascita di un bambino coincidono con l’abbandono della propria professione o con la riduzione delle ore lavorate. Questo perché la nostra società ancora si aspetta che la cura sia solo sulle spalle delle donne. Inoltre, non ci sono politiche specifiche che incentivano i padri ad occuparsi della famiglia allo stesso modo.
Erogare politiche di welfare volte al miglioramento del work-life balance specificatamente dirette ai genitori è cruciale. Permette di gestire al meglio la propria forza lavoro, ridurre al minimo le differenze di genere e incentivare la natalità.
In questo articolo parleremo di come un’azienda, di qualunque dimensione, può mettere a disposizione benefit welfare a sostegno delle famiglie. Scopriremo quali sono i 4 benefit più richiesti dai dipendenti con dei figli e cosa possono guadagnarci le imprese.
Indice
Welfare aziendale come funziona e cos'è
Welfare significato: il welfare aziendale comprende tutti quei beni e servizi erogati dalle imprese ai propri dipendenti e che vanno a beneficiare gli stessi o le loro famiglie. Integrare nelle proprie politiche aziendali un piano di welfare non è solo virtuoso ma necessario nel 2022.
Le aziende possono pensare di implementare un piano strutturato di politiche assistenziali. Oppure usare il mezzo del welfare per dare un premio aziendale ai dipendenti più motivati e produttivi. In ogni caso i vantaggi sono molti sia per i dipendenti sia per le imprese.
Perché erogare benefit welfare a sostegno della genitorialità
In Italia le politiche a sostegno della natalità e della genitorialità non sono accessibili per tutti. Oppure non garantiscono la tranquillità necessaria ai genitori per crescere un figlio. Pensiamo ai costi da sostenere per l’asilo nido comunale, alle graduatorie, ai costi per i libri scolastici, le vacanze studio, l’università e molto altro. Nonostante lo stato dovrebbe aumentare i fondi per l’aiuto ad ogni tipo di famiglia le aziende possono aiutare con il welfare aziendale. Attraverso l’erogazione di benefit welfare a sostegno dei figli dei dipendenti si può concretamente dare un segnale di cambiamento.
In questo contesto le imprese possono fare la differenza. Ciò mettendo a disposizione delle famiglie e dei dipendenti delle misure efficaci che sopperiscano alle mancanze del welfare state.
Ma quali vantaggi possono ricavarne le imprese?
I vantaggi del welfare aziendale per aziende, genitori e figli
Le iniziative di welfare per i genitori beneficiano prima di tutto per i dipendenti che riusciranno a gestire meglio la loro vita privata. Ma sono anche un vantaggio competitivo aziendale. Ciò perché:
- Riducono l’assenteismo e il turnover;
- Migliorano la motivazione dei dipendenti;
- Aumentano la produttività;
- Aumentano la fidelizzazione del personale.
4 iniziative di welfare aziendale per i dipendenti con i figli
Ma come scegliere tra tutti i welfare bonus e benefit proposti dai vari fornitori di welfare aziendale?
La cosa più semplice da fare è ascoltare i dipendenti e le loro necessità. Spesso per farlo le aziende si avvalgono di professionisti esterni ma è anche possibile integrare nel proprio reparto hr un diversity manager. Tale figura non solo aiuterà il reparto che gestisce il personale a trovare i giusti benefit ma farà in modo che questi siano effettivamente a beneficio di tutti.
Per quanto riguarda le esigenze dei genitori con figli queste dipendono molto dall’età dei figli stessi. Una donna in gravidanza, dei genitori con figli piccoli o con figli adolescenti hanno necessità estremamente diverse. Proporre una vasta gamma di benefit welfare tra cui scegliere è importante. Questo affinché le politiche di welfare aziendale portino alle aziende i vantaggi di cui parlavamo prima.
Welfare aziendale esempi: ecco allora 4 iniziative virtuose di piani welfare che le aziende possono implementare per sostenere la natalità.
Benefit welfare: asilo nido aziendale
Per i neo genitori la questione dell’asilo nido è tra le più importanti e tra le più spinose. In Italia gli asili nido comunali non rispondono alle esigenze di tutti, hanno spesso orari incompatibili con il lavoro e costi troppo alti. Nonostante dovrebbe essere appannaggio dello stato fare in modo che le esigenze dei genitori vengano soddisfatte, le aziende possono venire in contro a queste necessità con soluzioni private di welfare.
Gli asili nido aziendali sono un’ottima soluzione che risponde al bisogno di strutture specializzate nella cura dei bambini più piccoli. In più permettono ai genitori di lavorare ma allo stesso tempo essere vicini ai figli.
Questa soluzione parrebbe essere possibile solo per grandi aziende ma in realtà, con dei piccoli accorgimenti, anche le PMI possono dotarsi di asili nido aziendali. Ad esempio trovando soluzioni interaziendali. Così come avviene per le mense interaziendali, anche per gli asili nido si potrebbe pensare un espediente simile. Attraverso la divisione dei costi e la gestione comunitaria, molte PMI potrebbero migliorare i loro piani di welfare e integrarli con benefit welfare dedicati alla natalità.
Pensiamo che anche le casse dei liberi professionisti vorrebbero provare a sviluppare misure simili per soddisfare le necessità dei figli di persone con una P.IVA.
Benefits welfare: voucher e buoni regalo
Queste misure sono dunque ottime sia per i genitori che per le persone senza figli. Un modo per fare del welfare inclusivo. Non solo, i buoni regalo godono di una vantaggiosa fiscalità. Sono infatti detraibili fino ad un massimo di 258,23 euro all’anno per dipendente.
Bonus welfare: lavoro agile e smart working
Lo smart working con la crisi pandemica era un obbligo e una condizione forzata ma con l’attenuarsi dello stato di emergenza sempre più lavoratori si sono resi conto del suo potenziale. Precisiamo però che con lavoro agile non si deve intendere solamente il lavoro da casa ma una nuova gestione del lavoro basata sul raggiungimento degli obiettivi aziendali piuttosto che sulle ore lavorate. Ciò è definito nella Legge n.81/2017 all’articolo 18.
Permettere ai lavoratori questo benefit, così come l’orario flessibile, significa migliorare sensibilmente il work-life balance. Questo avviene perché ognuno è libero di gestirsi la propria giornata tra compiti di cura e compiti di lavoro come meglio crede.
Per i genitori questa modalità di lavoro porta sicuramente dei vantaggi notevoli.
Benefit welfare aziendale: e-learning e formazione
Nell’ottica di benefit welfare per i genitori non è da trascurare l’accompagnamento fuori dal congedo parentale. Per molti genitori, soprattutto donne, il congedo parentale è un momento critico. Significa essere più a rischio e potenzialmente dover rinunciare a promozioni o avanzamenti di carriera. Per non parlare del periodo, di grande spaesamento, dell’effettivo ritorno sul posto di lavoro.
Le aziende potrebbero implementare percorsi formativi, sia virtuali che in presenza, per favorire il rientro a lavoro delle donne in maternità. Attraverso la formazione si possono mitigare i rischi legati alle assenze e allo stesso tempo avere dipendenti più resilienti e competenti.
Bonus aziendali: assistenza sanitaria integrativa
Ultimo benefit welfare da menzionare è l’assistenza sanitaria integrativa. Benché sia un bonus apprezzato da tutti, i genitori beneficeranno di questa soluzione più di altri. I bambini hanno spesso bisogno di cure e di particolari attenzioni. Permettere ai genitori di accedere a visite private scontate è un benefit incalcolabile.