La cura degli anziani, dei bambini, della casa ed anche di persone non autosufficienti sono compiti gravosi e dispendiosi. Spesso le famiglie hanno difficoltà a trovare il giusto supporto per conciliare tali doveri con la vita lavorativa. In questo contesto rientra il welfare aziendale e tutti i beni e servizi che un’impresa può erogare ai propri dipendenti per diminuire il carico mentale e di lavoro che serve per il lavoro domestico.
Il welfare è infatti uno strumento di supporto alle famiglie e non è sempre sfruttato al massimo perché spesso i lavoratori non ne conoscono il potenziale. Nei benefit aziendali non rientrano solo l’auto ad uso promiscuo o il cellulare in dotazione, ma anche voucher, rimborsi spese e servizi di badanti e baby-sitter.
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Indice
Welfare aziendale e assistenza familiare
Il ruolo del welfare nell’assistenza ai familiari è importantissimo. I piani di welfare aziendale dovrebbero sempre prevedere delle soluzioni appositamente pensate per aiutare i dipendenti nel lavoro di cura domestica.
Non solo vantaggi dal punto di vista fiscale e un aumentato potere d’acquisto. I lavoratori, usufruendo del welfare, possono anche contare su una rete di partner convenzionati e strutture altamente professionali a cui è possibile affidarsi per ricevere le cure o l’aiuto necessario.
Riferimento normativo per il welfare aziendale e assistenza familiare
Il riferimento normativo per il welfare aziendale è l’articolo 51 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) che, in merito alle spese sostenute per prestazioni sanitarie o di assistenza o a familiari anziani o non autosufficienti (e non per il lavoratore stesso), recita:
“Le somme e le prestazioni erogate dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione dei servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti indicati nell’art.12”.
Tale norma, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, non si riferisce solo al rimborso spese ma anche all’erogazione diretta del servizio da parte dell’azienda.
Ci sono però delle limitazioni su chi può usufruire del rimborso. La circolare n.28/E stabilisce che possano essere rimborsate al lavoratore le spese fatte per le seguenti categorie:
- Soggetti o anziani non autosufficienti, cioè persone che non sono in grado di compiere gli atti della vita quotidiana o che necessitano di sorveglianza continuativa. Tale situazione deve essere comprovata da un certificato medico.
- Anziani che hanno compiuto i 75 anni di età.
Quali prestazioni assistenziali rientrano nel welfare?
Praticamente tutti i servizi che riguardano l’assistenza per persone non autosufficienti o anziane sono compresi all’interno del welfare familiare e della sua normativa fiscale.
L’assistenza familiare può essere erogata all’interno dei piani di welfare in due modi:
- Rimborso dei costi e delle spese sostenute: in questa modalità l’azienda rimborsa direttamente ai lavoratori i costi e le spese sostenute per garantire l’assistenza ai propri familiari anziani o non autosufficienti.
- Messa a disposizione del servizi welfare aziendali assistenziali: l’azienda offre direttamente al lavoratore il servizio di cui necessita. Che sia un posto in casa di riposo o una babysitter, in questa modalità è il datore di lavoro che si occupa di trovare e mettere a disposizione i servizi assistenziali.
Tipologie di rimborso per spese assistenziali: welfare dipendenti
Attenzione, per recuperare le spese il lavoratore deve conservare la documentazione delle avvenute prestazioni facendo attenzione che ci sia sempre indicato il nominativo del soggetto che ha fruito dei servizi. Ciò perché il rimborso delle spese può essere corrisposto solo se i servizi assistenziali sono stati prestati a:
- Familiari anziani che abbiano già compiuto più di 75 anni. In questa categoria rientrano persone come coniugi, figli, generi/nuove, suoceri, fratelli/sorelle.
- Familiari non autosufficienti con un certificato medico che attesti la patologia.
Le spese recuperabili sono per prestazioni assistenziali come infermieri a domicilio, operatori sociosanitari a domicilio, luoghi di ricovero, RSA ecc.