Buono Shopping Edenred: come risparmiare

Come usufruire dei Fringe Benefit con il Buono Shopping Edenred per risparmiare sui premi di risultato

risparmio con il buono shopping edenred

I famosissimi Ticket Compliments dell’azienda Edenred hanno cambiato nome. Il buono acquisto del leader di mercato per i servizi alle imprese ora si chiama Buono Shopping Edenred!

In questo articolo vedremo cosa cambia per aziende, tutti i vantaggi dei fringe benefit e molto altro.

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Cos’è il buono Shopping Edenred

Il Buono Shopping Edenred è il buono acquisto dell’azienda emettitrice Edenred. I buoni acquisto sono dei voucher che le aziende comprano dai fornitori di servizi alle imprese e che poi erogano ai dipendenti o ai collaboratori come welfare aziendale.

Erogare welfare aziendale è un’azione molto conveniente dal punto di vista fiscale ed è anche utile in una prospettiva di employee retention ed employee branding.

I buoni acquisto sono considerabili fringe benefit e tali benefit godono di un vantaggioso trattamento fiscale che vedremo nel prossimo paragrafo. I buoni Shopping Edenred rientrano quindi, come i vecchi Ticket Compliments, all’interno della categoria fringe benefit. Non è il nome o l’esercente infatti che determina la tassazione di favore ma la categoria entro cui sono considerabili.

Cosa sono i Fringe Benefit

I fringe benefit sono una voce ulteriore alla retribuzione ordinaria che un’azienda eroga ai propri lavoratori. Dal punto di vista aziendale rientrano nel welfare e appunto non sono considerabili reddito da lavoro dipendente ma sono solo un’integrazione ad esso.

Tra i fringe benefit troviamo tutti quei beni e servizi utili ai dipendenti per mantenere un work-life balance positivo. Se vuoi saperne di più sull’work-life balance ti consigliamo di leggere il seguente articolo: “Work life balance come raggiungerlo con il welfare aziendale”.

Alcuni esempi di welfare aziendale:

  1. Buoni Acquisto;
  2. Buoni Benzina;
  3. Assistenza Sanitaria Integrativa;
  4. Abbonamenti per trasporti pubblici;
  5. Sconti sulle palestre o sulle spa;
  6. Incentivi per le rette di scuole e asili nido;

E molto altro…

La normativa fiscale sui buoni acquisto

Come accennavamo prima, tutti i servizi che rientrano nei fringe benfit hanno una tassazione di favore. Tra questi troviamo i buoni acquisto altrimenti detti buoni regalo. Tali voucher sono tra i più desiderati perché sono ottimi per ogni lavoratore: dal neo assunto alla persona che sta per andare in pensione, dal single al padre con figli piccoli a carico. La flessibilità del buono acquisto è impareggiabile e ciò lo si nota perché i buoni regalo, come il buono Shopping Edenred, sono perfetti per ogni comportamento d’acquisto e per ogni necessità o bisogno.

Seguendo ciò che era stato approvato nell’anno 2020, il Senato ha approvato il 06 Maggio 2021 un emendamento contenuto nel Decreto Sostegni del 2021 che proroga il raddoppio del tetto massimo di esenzione per i Fringe Benefit spendibile per ogni lavoratore. Tutti i costi al di sotto della soglia non sarà considerabile come reddito da lavoro dipendente e quindi esente da tassazione.

Secondo l’Articolo 51 comma 3 del TUIR il limite di esenzione IRPEF è previsto essere € 258,23. Tale soglia però, come dicevano, è stata raddoppiata. Quindi fino alla fine del 2021, il limite di esenzione IRPEF è di €516,46.

Per quanto riguarda il 2022 ancora il governo non si è espresso, le aziende hanno quindi ancora qualche mese per usufruire di questo raddoppio e risparmiare sul costo del personale.

Perché erogare i buoni acquisto per risparmiare sui premi di risultato

Erogare i buoni acquisto, come il buono Shopping Edenred, ai propri dipendenti significa dare un sostegno concreto e defiscalizzato. Capiamo dunque perché molti dipendenti li preferiscono ai premi di risultato in denaro erogati in busta paga che invece sono tassati regolarmente come reddito da lavoro dipendente.

Al contrario dei premi di risultato infatti i buoni acquisto erogati come fringe benefit non sono tassati per il dipendente. Per le aziende quindi significa aumentare considerevolmente il potere d’acquisto della propria forza lavoro.

In caso dunque l’azienda voglia premiare un buon risultato di un dipendente, invece di erogare un premio in denaro si dovrebbe pensare ad un’alternativa come ad esempio i buoni acquisto.

Per saperne di più sulla tassazione di fringe benefit e premi di risultato leggere: “Convertire il premio di risultato in welfare”.

I buoni acquisto per fidelizzare i dipendenti

Oltre a tutti i vantaggi fiscali dei buoni acquisto e dei fringe benefit in generale, ci sono altri vantaggi non fiscali connessi all’erogazione dei buoni regalo.

Il welfare aziendale è un modo per motivare i dipendenti, aumentarne la produttività e inoltre fidelizzarli. I benefici di una fidelizzazione dei dipendenti la troviamo principalmente nella riduzione dei turnover. Ridurre il turnover ha un effetto positivo su tutta l’azienda perché permette ad un team di unirsi e conoscersi e quindi di lavorare meglio e in modo più produttivo.

L’erogazione di buoni acquisto è un modo per aumentare l’employee rentention, cioè il mantenimento dei talenti migliori all’interno dell’azienda, e per migliorare l’employee branding, cioè quella pratica di miglioramento dell’immagine aziendale volta ad attrarre nuovi e giovani talenti.