Come funzionano i buoni pasto
I buoni pasto sono titoli di pagamento emessi sia in cartaceo sia sotto forma di tessera elettronica ed hanno un valore nominale determinato generalmente nel limite di 10 euro. Possono essere spesi solo per l’acquisto di beni alimentari e le aziende pubbliche e private (con almeno un dipendente e liberi professionisti con P.IVA, soci di azienda, titolari di ditte individuali) li erogano in mancanza del servizio di mensa aziendale. La legislazione incentiva l’utilizzo dei buoni pasto con una serie di agevolazioni fiscali. Come funzionano i buoni pasto?
Quando si ha diritto ai buoni pranzo?
I buoni pasto possono essere erogati dal datore di lavoro a tutti i dipendenti a busta paga, che siano a tempo indeterminato, determinato, part-time, o con contratti atipici. La distribuzione non è obbligatoria se non diversamente stabilito nel CCNL, possono essere erogati anche quando l’orario di lavoro non prevede pausa pranzo e spesso sono utilizzati come un incentivo per i lavoratori. Per i dipendenti full time il buono pasto, sia esso cartaceo sia elettronico, può avere un importo giornaliero che oscilla tra 2 e 10 euro e quindi consentire il pranzo in strutture esterne.
I lavoratori con contratto part-time possono usufruire del buono pasto solo a determinate condizioni:
- Svolgono attività lavorativa in orari che includono il pranzo o la cena.
- La distanza della sede di lavoro all’abitazione del dipendente è tale da non consentire di consumare il pasto nella propria dimora.
I dipendenti hanno diritto a un buono pasto per ogni giorno effettivamente lavorato. In ogni caso l’erogazione dei buoni pasto deve essere prevista da un accordo collettivo nazionale.
Vantaggi dei buoni pasto
I vantaggi relativi all’utilizzo dei buoni pasto si possono riassumere in un risparmio fiscale per l’azienda e maggior potere di acquisto per chi li riceve. Per i buoni pasto cartacei dal valore di 4 euro e di 8 euro per i buoni pasto elettronici è prevista l’esenzione da oneri fiscali e previdenziali. Si ricorda però che per tickets di importo maggiore, la differenza è tassata a norma di legge. Questo si traduce nel vantaggio che questo servizio sostitutivo di mensa non contribuisce a determinare i contributi e dunque non fa aumentare le trattenute in busta paga.
Vantaggi dei buoni pasto per le Imprese
Risparmio sui costi della pausa pranzo. La maggior parte delle aziende non ha la mensa e fornisce quindi un’indennità sostitutiva la quale non gode degli stessi vantaggi fiscali dei buoni pasto ed essendo calcolata come reddito da attività lavorativa viene pesantemente tassata.
L’adozione dei buoni pasto consente inoltre:
- Maggiore flessibilità oraria per la pausa pranzo.
- Maggiore soddisfazione dei lavoratori e quindi più produttività.
- Meno tasse e quindi più liquidità con possibilità di detrarre al 100% il costo dei buoni e l’IVA.
Vantaggi dei buoni pasto per gli utilizzatori
- Possibilità di spesa pari al suo valore nominale in quanto esente da tassazione per un importo pari a 4 euro al giorno se cartaceo e 8 euro se si tratta di buono pasto elettronico.
- Cumulabilità fino a 8, quindi i buoni pasto possono essere spesi in forma
- Ampia scelta su dove spenderei buoni pasto da parte di chi li riceve.
- Maggiore produttivitàcollegate anche alla pausa pranzo fuori dai locali aziendali che consente di staccare e di migliorare le affinità di team tra colleghi.
Vantaggi dei buoni pasto: dove spenderli?
Tutti gli esercenti convenzionati come bar, ristoranti, pizzerie, agriturismi, ittiturismi, spacci aziendali, supermercati che decidono di stipulare un’accordo con la società che emette i tickets, potranno accettarli presso i propri punti vendita e convertirli in denaro con la società che li ha emessi a un valore inferiore a quello nominale, dovendo appunto pagare una commissione. I vantaggi sono anche legati alla pubblicità indiretta della società emittente sia essa Day, Edenred o altri e alla possibilità di incrementare la propria clientela, quindi guadagnare sui volumi di vendita rinunciando a una quota dello “scontrino medio”.
Esenzione fiscale e previdenziale dei buoni pasto
Come detto, se un’azienda distribuisce i buoni pranzo essa non è tenuta a corrispondere gli oneri contributivi e previdenziali per buoni di importo pari a 4 euro se cartacei e 8 euro elettronici. Quindi emettendo i buoni pasto entro l’importo previsto dalla legge l’azienda è esente da contributi IRPEF e INPS fino a 8 euro al giorno per dipendente.
IVA, tassazione e vantaggi fiscali dei ticket buoni pasto per chi li adotta
- Vantaggi per le aziende: l’IVA agevolata al 4% è 100% detraibile se l’azienda acquista buoni pasto elettronici, è indetraibile nel caso di buono pasto cartaceo. Ad esempio, se sono stati emessi Ticket Restaurant® elettronici per un valore di 3.000 euro, l’IVA, pari a 120 euro, è interamente detraibile.
- Vantaggi per i liberi professionisti con P.IVA, titolari di azienda, soci, ditte individuali: l’IVA al 10% detraibile per i buoni pasto elettronici, per cui dalla dichiarazione dei redditi è possibile scaricare il 75% delle spese e integralmente l’IVA al 10% fino a massimo il 2% de fatturato annuo. Tale percentuale comprende anche altri tipi di spese come alberghi, trasferte, ecc.
- Vantaggi per le Persone giuridiche IRES è prevista la deducibilità dei buoni al 100% siano essi emessi in forma cartacea o elettronica, tale deducibilità si applica al servizio sostitutivo di mensa.
Parlando dei vantaggi dell’adozione dei buoni pasto è importante sottolineare che le fatture per spese di ristorazione in nota spese sono detraibili al 75% mentre i buoni pasto sono uno strumento detraibile al 100%.