Buoni pasto: tutte le novità

Buoni pasto cartacei e buoni pasto elettronici

I buoni pasto sono una soluzione efficace ed economica, introdotta per permettere ad aziende non dotate di una mensa di poter erogare ai propri dipendenti il servizio di ristorazione durante la pausa lavorativa.

Oggi il mercato dei buoni pasto vale circa 3 miliardi di euro, proveniente da circa il 40% dei lavoratori nazionali a fronte di 120.000 attività commerciali che accettano questa tipologia di pagamento. Ma come è strutturato questo settore? Si contano quattro interpreti:

  • Società emettitrice, che erogano alle aziende i buoni pasto concordando con loro il formato e il valore di ogni singolo ticket.
  • Datore di lavoro, che utilizza questo strumento per garantire il servizio di ristorazione ai propri dipendenti nonostante l’assenza della mensa aziendale.
  • Lavoratore, ovvero l’utilizzatore finale dei buoni pasto.
  • Esercizio convenzionato, attività commerciali accettano questa tipologia di pagamento, ottenendo il corrispettivo dopo avere inoltrato alla società emettitrice i buoni pasto incassati e la relativa fattura.

 

Occorre osservare che i buoni pasto cartacei e i buoni pasto elettronici non sono del tutto uguali, nonostante soddisfino lo stesso obiettivo.

I buoni pasto cartacei, infatti, sono un blocchetto di singoli tagliandi che viene consegnato ai lavoratori all’inizio di ogni mese e indicano il nominativo, la scadenza e il valore unitario, avendo un importo defiscalizzato di 4€ al giorno. Invece, i buoni pasto elettronici sono una carta magnetica utilizzabile tramite il POS in possesso del titolare di un’attività commerciale e hanno un importo defiscalizzato di 8€ al giorno.

Usare i ticket non è mai stato così facile e conveniente. Dopo l’emanazione del decreto “Semplificazioni”, approvato in data 10 settembre 2020, sarà possibile pagare con buoni pasto elettronici tramite un unico POS.

Tra le diverse aziende emettitrici, le più attive sul mercato sono Sodexo buoni pasto, Day buoni pasto e Edenred buoni pasto. Proprio Edenred, tra le diverse soluzioni di Welfare aziendale, offre anche buoni regalo come Ticket Compliments, mentre Sodexo eroga i Pass Shopping.

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Pausa pranzo: i buoni pasto come welfare aziendale

I buoni pasto sono uno strumento estremamente flessibile, che può essere utilizzato come metodo di pagamento o durante la pausa pranzo o per effettuare acquisti presso le attività economiche convenzionate con le società emettitrici. È, quindi, in grado di soddisfare le necessità di diversi soggetti: dal datore di lavoro al lavoratore stesso. Infatti il datore di lavoro non è soggetto a oneri contributivi, mentre il lavoratore non è sottoposto a trattenute fiscali.

 

Il tema dei buoni pasto è strettamente collegato al cambiamento dei modi di consumo alimentare dei cittadini italiani. Come indicato dall’Associazione Nazionale Società Emettitrici Buoni Pasto, oggi sono 2,5 milioni i lavoratori che usufruiscono di questo benefit e, tra i lavoratori che pranzano fuori casa, il 40% utilizza i buoni pasto come metodo di pagamento.

 

Da un’indagine condotta dall’Osservatorio Buona Pausa Pranzo di CIRFOOD sono emersi diversi aspetti riguardanti le abitudini degli italiani in pausa pranzo. Tra cui:

  • Variabile tempo, in media la pausa pranzo per un lavoratore dura massimo 40 minuti;
  • Il luogo, dal campione analizzato è emerso che il 45% dei lavoratori rientra a casa per il pranzo mentre il 43% dichiara di pranzare fuori o in ufficio circa 2 o 3 volte alla settimana. La variabile della scelta dipende dalla vicinanza rispetto al luogo di lavoro e alla disponibilità del servizio mensa.
  • Cosa viene consumato, il 21% dei lavorati degli intervistati sostiene di ordinare online o di usufruire del servizio take-away, mentre il 52% consuma piatti pronti da mangiare (acquistabili ad esempio con i buoni pasto presso le attività commerciali aderenti al servizio).
  • Caratteristiche pausa pranzo, deve essere economica, veloce e in grado di soddisfare il palato.

Buoni pasto normativa 2020

Attraverso la Legge n.120/2020 sono state apportate determinate modifiche al D.L. n. 76/2020, riguardante le misure di semplificazione e di innovazione digitale, introducendo diverse novità riguardanti i buoni pasto 2020 (in attesa di ulteriori novità per i buoni pasto 2021).

 

La principale novità introdotta è quella di fornire alle attività commerciali, aderenti al servizio, un unico POS, in grado di far effettuare il pagamento a qualsiasi tipo di buono pasto elettronico. In precedenza, ciascun fornitore di buoni pasto disponeva del proprio POS per i pagamenti dato in dotazione ad ogni esercizio aderente, con conseguenti svantaggi per le attività commerciali, in termini di costi e di difficoltà di gestione della cassa.

Ora, ai sensi dell’art.40-bis, è garantito un unico terminale di pagamento agli esercizi commerciali che sono convenzionati, i quali posso così disporre di un solo dispositivo in grado di far effettuare i pagamenti tramite buoni pasto, indipendentemente dalla società emettitrice.

 

L’obiettivo è quello di ridurre i costi d’installazione, la complessità gestionale dei flussi di cassa e di incentivare il pagamento con buoni pasto elettronici, contrastando parallelamente l’evasione fiscale e promuovendo un nuovo modo per l’utilizzo del denaro in formato elettronico.