Cos’è il Welfare Aziendale

Il welfare aziendale comprende tutti gli elementi di natura non monetaria a supporto del collaboratore collaboratore. Questi benefici, materiali e no, rappresentano dei benefit e vantaggi attribuiti al lavoratore; detengono un vantaggioso valore a livello economico e simbolico e compensano la prestazione e le competenze messe a disposizione dal collaboratore e per questa ragione vanno a formare un vantaggioso input motivazionale per il personale.

Il welfare aziendale comprende sta prendendo sempre più piede nelle imprese, dalle multinazionali e grandi aziende alle PMI, grazie al suo valore intrinseco e complementare a ciò che rappresenta la retribuzione.

Il benefit è riconosciuto dall’azienda con lo scopo di motivare la forza lavoro a raggiungere una maggiore produttività e per incrementare l’attaccamento alla società. la creazione di attività di welfare nelle aziende ha una funzione molto importante per l’azienda perché in primis cerca di migliorarne l’immagine, fidelizzando così i propri collaboratori e concorrendo ad attrarne di nuova forza lavoro, ed inoltre cerca di migliorare il clima in azienda. Lo scopo è, dunque, quello di migliorare il rapporto azienda – dipendente, rafforzare il rapporto di fiducia, ridurre il turnover, combattere l’assenteismo, la disparità di genere e giovare all’ambiente aziendale e di lavoro
Infine, non bisogna dimenticare che numerose tipologie di welfare nelle aziende godono di importanti vantaggi fiscali, un doppio vantaggio quindi sia per il dipendente che per la società stessa.
Le leggi di Stabilità 2016 e 2017hanno contribuito enormemente a diffondere il welfare aziendale, ma la svolta vera e propria è arrivata nel 2018. queste leggi sono state essenziali per l’introduzione del welfare contrattuale, necessario per promuovere il welfare aziendale come accordo legale tra azienda e lavoratore, prevedono agevolazioni fiscali e contributive. Inoltre, è stato riconosciuto il valore del voucher, un documento legalenecessario a godere delle prestazioni di welfare, avendo un valore nominale e non risultando quindi come un valore monetario. Nello specifico, con la legge di Stabilità del 2016, è stata conferita, al datore di lavoro, la possibilità di promuovere forme di welfare in azienda mediante la distribuzione di voucher ai propri collaboratori. Inoltre, i dipendenti con reddito da lavoro fino a 50.000€ possono trarre vantaggio del totale sgravio a livello fiscale. La legge di Stabilità del 2017 ha fatto un ulteriore passo in avanti, incrementando la soglia fino a 80.000€. La legge di stabilità del 2018 è riuscita ad incrementare il numero di benefit totalmente deducibili, includendo anche per comprare abbonamenti per trasporti pubblici ad uso dei lavoratori e delle loro famiglie.

I principali benefit del welfare aziendale

da molti anni i benefit a livello aziendale maggiormente conosciuti, nonché i pilastri del welfare per eccellenza riguardano: la sanità (rimborsi su spese sanitarie effettuate dal lavoratore), l’istruzione (formazione in azienda del personale, contributo per mensa e tasse universitarie), l’assistenza (ricevere assicurazioni collegate ai rischi di malattie gravi), il tempo libero, e la previdenza (legata al fondo pensione del dipendente). Altre forme di welfare sono quelle legate ai cosiddetti “fringe benefits” come l’auto o il telefono aziendale e tutte le altre misure che sono in grado di garantire la perfetta conciliazione della, nel miglior modo possibile, la sua vita privata e quella lavorativa.

Ultimamente molto utilizzati ed apprezzati dai dipendenti sono i buoni cartacei o elettronici: buoni pasto, i buoni shopping ed i buoni benzina. Sono forme di welfare flessibili perché possono essere utilizzate in oltre 10.000 punti vendita in Italia e, non contribuendo a far parte del reddito del dipendente ed essendo completamente deducibili per le aziende, sono un ottimo modo per ringraziare e premiare i lavoratori e, al tempo stesso, #rappresentano#. il loro utilizzo è molto elementare e rapido, sia in negozi fisici, che online. Infine, tra le forme di benefit ci sono anche i regali e omaggi aziendali che possono essere distribuiti durante gli eventi aziendali, le feste e gli anniversari. Insomma, i benefit sono un omaggio molto apprezzato dal lavoratore, utile a migliorare il rapporto che lo lega all’azienda, ma che è al tempo stesso la soluzione ideale per potenziare l’identità del brand.

I vantaggi del welfare aziendale

Il welfare aziendale è, dunque, uno mezzo che avvantaggia sia il dipendente che il datore di lavoro poiché consente l’ottenimento di vantaggi fiscali e crea valore aggiunto, in termini di retention ed employer branding. Nel contesto lavorativo di oggi è fondamentale investire risorse per attivare un piano di welfare importante in azienda nonostante questo possa richiedere investimenti, in termini di tempo e risorse economiche.

numerose società in questi anni hanno capito l’importanza delle iniziative di welfare aziendale. hanno rivolto lo sguardo sul benessere dei propri lavoratori avendo capito che il welfare aziendale è una vera e propria forma di investimento più che redditizia. Un’impresa di successo non può non avere un piano di welfare interno ben sviluppato per identificarsi ed essere riconosciuta come un “best place to work”.

Avere un programma di welfare in azienda è inoltre un modo per differenziarsi dalle aziende competitor ed attrarre e trattenere le risorse umane più promettenti ed esperte. Un ottimo modo per migliorare la quantità e la qualità del lavoro svolto dai dipendenti. Numerosi studi effettuati su aziende che adoperano un piano di welfare aziendali ben sviluppato, mostrano l’evidenza di tali ricerche e danno prova di come esso aiuti ad instaurare un legame profondo e di fiducia tra azienda e dipendente.